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Entra nel vivo la Stagione cameristica di Trieste promossa da Chamber Music, che si appresta a promuovere i festeggiamenti del suo 30° cartellone: e intanto Cromatismi 4.0 ha in vista, questa sera 8 ottobre alle 20.30 al Teatro Miela, l’ultima tappa concertistica del percorso “Guardando verso est”, nel caso specifico con il sottotitolo molto indicativo Burja – Venti da Nordest. La firma una formazione iconica della scena musica europea, il Quintetto Slowind che, oltre ad eseguire tutte le opere del repertorio standard del quintetto di fiati, è amato e apprezzato come alfiere della musica contemporanea, dai classici dell’avanguardia alle opere dei compositori emergenti. E sostiene questo evento la Banca ZKB, partner di un appuntamento particolarmente atteso della Stagione Cromatismi 4.0.


Slowind farà tappa da Lubiana con il solista Aljaž Beguš, clarinetto e clarinetto basso, che ha suonato con ensemble quali l’Orchestra della Filarmonica Slovena, la Gustav Mahler Jugendorchester, la Jeaner Philharmonie, l’Orquesta da camara della Escuela Superior de Musica Reina Sofia, l’Orchestra da Camera di Mantova. Il programma della serata triestina si aprirà con pagine di Aleksander Zemlinski, Humoreske per quintetto di fiati e Rondò. Quindi Lojze Lebič con Aprilske vinjete e Chalumeau 3 per flauto solo, per proseguire con Antonin Dvořák e la Suite Boema op.39 per sestetto di fiati (arrangiamento di Guido Schäfer): abbandonate definitivamente alcune velleità tardo-romantiche, la Serenata costituisce una significativa presa di coscienza della vera vocazione dell’autore e nello stesso tempo un ritorno al gusto per una musica «all’aperto» e di sapore tradizionale. Il gran finale con Gustav Mahler ,Ich bin der Welt abhanden gekommen (trascrizione per quintetto di fiati di Tiziano Duca) e Sehr langsam und zurückhaltend, parte dei Rückert-Lieder, elegiache confessioni d’anima, un’esperienza successiva alla composizione della Terza e Quarta sinfonia. Infine Leoš Janáček e la sua Mladi – Giovinezza, Suite per sestetto a fiati: un riferimento autobiografico, ispirato dal ricordo degli anni trascorsi come fanciullo cantore nel collegio del chiostro reale della vecchia Brno. Ma non il rimpianto per un tempo felice e perduto, semmai un brillare e scintillare di ritmi, di luci, di colori, un traboccare di slanci gioiosi: l’opera ha preso vita a Hukvaldy, il paese natale di un Janáček ormai settantenne.

Cromatismi 4.0, la 30ma Stagione Cameristica di Chamber Music Trieste, è diretta da Fedra Florit ed è sostenuta dal MIC – Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova e Zoogami. Biglietti presso TicketPoint Trieste, info e dettagli sul sito acmtrioditrieste.it. Diretta da Fedra Florit, la Stagione Cameristica Cromatismi 4.0.

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In copertina, il clarinettista  Aljaž Beguš e all’interno il quintetto Slowind.

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